Sospensioni Citroën: storia di una formidabile tradizione

Da sempre, uno degli elementi caratterizzanti della casa francese sono le sospensioni. Dalla Traction Avant alla C4 Cactus, le auto Citroën lasciano il segno con le loro “liason au sol”.

La Citroën ha una lunga e formidabile tradizione in tema di sospensioni, e questa tradizione ha un nome: Paul Ernest Mary Magès. Il giovane che approdò all’ufficio progetti dove si dedicò principalmente allo studio delle sospensioni, contribuendo alla realizzazione dei tanti modelli storici della casa, compresa la Citroën ID e la Citroën DS.

Tradizione

Gli studi sulle “liason au sol”, le sospensioni appunto, hanno inizio nei lontani anni 30 del Novecento con gli studi di Magès. Il risultato della ricerca e della sperimentazione di questi anni, ha portato grande innovazione nel campo delle sospensioni. La prima vettura sulla quale furono montate le primissime idropneumatiche, fu la Citroën 15Six, cioè una delle ultime “Traction Avant”nel 1954. Si ricordano poi, quelle del furgone Type H, concepite in funzione della frenata e in modo da garantire stabilità al veicolo in caso di variazioni di peso a bordo.

Da sempre all’ avanguardia, la casa francese nel 1955, apre ufficialmente l’era delle sospensioni a ruote indipendenti dette idropneumatiche,  o più correttamente oleopneumatiche, montandole sulla Citroën DS, e regalando alla berlina un grande comfort di marcia. Questo modello venne poi  venne adattato a tanti modelli successivi.

 

Innovazione

L’addio alle avveniristiche sospensioni idropneumatiche segna quasi la fine di un’epoca e l’inizio di un work in progress che arriva fino ai giorni nostri. Oggi, infatti, la casa francese continua a stupire introducendo nella C4 Cactus, le nuovissime sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi (Progressive Hydraulic Cushions, PHC).

A differenza delle le sospensioni tradizionali che hanno un ammortizzatore, una molla e uno smorzatore meccanico, su quelle con gli smorzatori PHC ci sono due smorzatori idraulici alle due estremità: uno per lavorare durante l’estensione e l’altro nella fase di compressione. In questo modo, la struttura lavora in due tempi, a seconda del variare delle sollecitazioni ricevute dal fondo stradale. Se la strada è “liscia” l’azione di controllo dell’assetto è ad opera solo della molla e dell’ammortizzatore. Se invece ci sono scossoni e sobbalzi allora intervengono anche gli smorzatori idraulici. Questo evita gli “effetti rimbalzo” dovuti ai bruschi arresti a fine corsa, rendendo l’esperienza a bordo molto più confortevole, in linea con lo stile Citroën.

La vera novità, parlando di sospensioni PHC, sta nel fatto che la casa ha annunciato che questa tecnologia equipaggerà oltre alla C4 Cactus, anche altri modelli della gamma futura, primo fra tutti la C5 Aircross, nelle concessionarie a partire dal prossimo autunno.

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Postato il 01 agosto